
Abbiamo bisogno di tanti generi letterari?
La divisione in generi è un frutto della critica letteraria di matrice strutturalista. Famose sono le suddivisione effettuate da Tzvetan Todorov per definire i generi in La letteratura fantastica e quelle di Northrop Frye in Anatomia della critica.
A tali suddivisioni ho dedicato un’intera lezione all’interno del corso Il Mistero della Scrittura, nel modulo 3 dedicato alla nascita e allo sviluppo dell’idea, fino a trasformarla in una trama vera e propria attraverso il tema dei protagonisti.
Ma un genere letterario serve di più all’autore o all’autrice che sia, oppure al mercato editoriale? Serve di più alla critica letteraria o ai lettori? Chi è che davvero sente la necessità di una tale suddivisione? La domanda mostra tutta la sua importanza nel momento in cui ci soffermiamo a considerare l’ulteriore proliferazione in sotto-generi, che può condurre gli scrittori alla sensazione (se non addirittura alla convinzione) di doversi attenere alle strettoie di un genere pur di favorire il successo del proprio testo.
Ecco che, allora, si mostra necessario iniziare una riflessione a tal riguardo, che vi propongo attraverso questo video che è stato pubblicato sul nuovo canale YouTube di Albero del Mistero (lo trovate qui e vi invito a iscrivervi se ancora non lo avete fatto).